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la cannabis è legale in uruguay

la cannabis è legale in Uruguay si avete capito bene anche l’Uruguay come tanti altri paesi ha iniziato un processo di legalizzazione della cannabis nel lontano 2013.

promossa dall’ex presidente di sinistra José “Pépé” Mujica e portata in parlamento nel 2013 e passata la legalizzazione.

IL testo prevede

  • Coltivazione ad uso personale per scopo terapeutico con un limite di 6 piante e detenzione di 500 grammi circa.
  • coltivazione con associazione (social club) con un limite di consumo annuale di 500 grammi circa
  • vendita regolare in farmacia sotto prescrizione

la legalizzazione di questa pianta è stata promossa per rispondere alla forte domanda dei cittadini di norma malati o consumatori abituali.

i risvolti positivi della legalizzazione

la legalizzazione in Uruguay ha portato alcune cose positive infatti secondo gli studi fatti nel paese i (paraguayos organizzazione criminale che gestiva questo traffico prima illegale) hanno perso il 70% del mercato di questo prodotto.

Questo 70% di mercato è quindi ora spalmato fra aziende che producono con licenza statale per poi rivendere il prodotto attraverso le farmacie con un 30 % del totale

di cui è stato stimato un introito di 20 milioni circa.

il restante 40 percento rimane libero fra coltivatori casalinghi che non generano introito ma sono stati sostanzialmente allontanati dall’mercato illegale o meglio dal contatto con i grossi narcotrafficante e da altri tipi di droghe.

dai social club che generano circa la meta di questo mercato producendo altro gettito per lo stato.

rimane in ogni caso una parte di piccoli coltivatori che rivendono il proprio prodotto illegalmente, si stima in un 5 % circa del mercato.

legalizzazione e partiti oppositori

Contestata dall’attuale presidente conservatore Luis Lacalle Pou la legalizzazione ha portato enormi benefici.

Purtroppo gli stati democratici prevedono sempre problematiche di questo genere che in effetti dovrebbero farci riflettere sul nostro sistema legale.

Questo partito attualmente quindi si oppone conducendo campagne contrarie alle creazione di questo tipo di attività e confondendo il cittadino che spinto dalle istituzioni provoca alcune problematiche.

la prima problematica è che con un governo contrario non è possibile effettuare i miglioramenti di cui la normativa necessita.

Esempio di questo è la contestata quantità di THC che il prodotto detiene nelle farmacie, essendo la quantità di THC rilevante per gli effetti terapeutici o ricreativi.

Infatti attualmente i livelli di THC attestati sono più bassi del 10% percento in confronto al mercato illegale

inoltre il fiorente mercato ha portato un turismo di utilizzatori che si trova ancora una volta a doversi servire dal mercato illegale.

le farmacie e i social club con licenza non risiedono in tutte le sue regioni e l’accesso legale al servizio è ancora molto limitato

Tutti questi aspetti non regolamentati portano chiaramente a aumentare il mercato illegale portandolo al 30% del totale.

legalizzazione e snellimento statale

la legalizzazione ha chiaramente modificato alcuni aspetti che lo stato teneva in considerazione prima di promuoverla.

Attualmente detenere o coltivare cannabis oltre una certa quantità non è più reato.

per questo motivo ce stata una diminuzione di reati processi e condannati per queste attività.

in questo senso quindi è stato tutelato solo il cittadino potendo concentrare le forze statali sul mercato irregolare.

Questo porta enormi benefici ad alcuni comparti statali come le forze dell’ordine che non sono più state gravate dall’onere del controllo e la repressione di piccole coltivazioni o quantità potendo concentrare le loro forze su sostanze più pericolose.

lo stesso vale per gli organi giudiziari che hanno visto un decremento dei processi legati a questa attività e delle carceri che non dovranno più ospitare comuni cittadini per poche piante o piccole quantità

Tutto quindi porta chiaramente ha 3 enormi benefici il primo è che quello di un risparmio della spesa pubblica, il secondo è un rispetto migliore dei diritti dei cittadini e il terzo è la migliore repressione di sostanze più pericolose.

legalizzazione e buchi normativi

Secondo il nostro parere questo paese deve ancora concludere il suo percorso di legalizzazione partendo da una regolamentazione commerciale ad uso ricreativo.

questo porterebbe a regolamentare il turismo e la sua richiesta, la coltivazione e la vendita da parte di privati ancora nel mercato illegale.

Tenendo in considerazione sgravi fiscali per l’apertura di nuove attività commerciali e un gettito maggiore per lo stato con l’incorporazione di attività un tempo ritenute illegali.

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