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italia il CBD non e diventato Stupefacente ma l’olio si

Ciao a tutti ci ritroviamo a scrivere questo articolo perché in Italia il CBD non e diventato stupefacente.

Questo pero e l’ennesimo attacco a settore del CBD e della cannabis in generale da parte di chi vorrebbe monopolizzarlo per i propri interessi.

Con un decreto che era stato introdotto dal governo 5 stelle per poi essere ritirato.

Il governo Meloni di destra con in carica al ministro della sanita Schillaci ha deciso di mandarlo avanti.

Vediamo di cosa parla il decreto del ministro Speranza del 2020.

Il decreto della gazzetta ufficiale

IL MINISTRO DELLA SALUTE Visti gli articoli 2, 13 e 14 del decreto del Presidente della Repubblica 9 ottobre 1990, n. 309 e successive modificazioni, recante:

«Testo unico delle leggi in materia di disciplina degli stupefacenti e sostanze psicotrope e di prevenzione, cura e riabilitazione dei relativi stati di tossicodipendenza»

, di seguito denominato «Testo unico»; Vista la classificazione delle sostanze stupefacenti e psicotrope in cinque tabelle denominate tabella I, II, III e IV e tabella dei medicinali

Considerato che nelle predette tabelle I, II, III e IV trovano collocazione le sostanze con potere tossicomanigeno e oggetto di abuso in ordine decrescente di potenziale di abuso e capacità di indurre dipendenza, e che nella tabella dei medicinali sono indicati i medicinali a base di sostanze attive stupefacenti ivi incluse le sostanze attive ad uso farmaceutico, di corrente impiego terapeutico ad uso umano o veterinario, e che la tabella dei medicinali è suddivisa in cinque sezioni indicate con le lettere A, B, C, D ed E, dove sono distribuiti i medicinali in conformità ai criteri per la formazione delle tabelle di cui al citato art. 14 del testo unico

Considerato che la sezione B della tabella dei medicinali include i medicinali di origine vegetale a base di Cannabis (sostanze e preparazioni vegetali, inclusi estratti e tinture), con relativo regime di fornitura con ricetta non ripetibile (RNR);

Considerato che le composizioni per somministrazione ad uso orale di cannabidiolo ottenuto da estratti di Cannabis trovano utilizzo nel trattamento dell’epilessia;

Tenuto conto che attualmente e’ in corso di valutazione presso l’Agenzia italiana del farmaco (AIFA) una richiesta di autorizzazione all’avvio della commercializzazione di un medicinale, in soluzione orale contenente Cannabidiolo, che ha gia’ ricevuto l’autorizzazione all’immissione in commercio centralizzata da parte dell’European Medicines Agency (EMA) e che lo stesso medicinale e’ controllato attraverso un programma di uso compassionevole, notificato all’AIFA, per i pazienti in trattamento con sindrome di Dravet e sindrome di Lennox-Gastaut

Acquisito il parere dell’Istituto superiore di sanità, reso con nota del 28 maggio 2020, favorevole all’inserimento nella tabella dei medicinali, sezione B, del testo unico, con relativo regime di fornitura con ricetta non ripetibile (RNR) delle composizioni per somministrazione ad uso orale di Cannabidiolo ottenuto da estratti di Cannabis

Acquisito il parere del Consiglio superiore di sanita’, espresso nella seduta del 4 agosto 2020, favorevole all’inserimento nella tabella dei medicinali, sezione B, del testo unico, con relativo regime di fornitura con ricetta non ripetibile (RNR) delle composizioni per somministrazione ad uso orale di Cannabidiolo ottenuto da estratti di Cannabis

Ritenuto di dover procedere all’aggiornamento della tabella dei medicinali, del decreto del Presidente della Repubblica 9 ottobre 1990, n. 309, a tutela della salute pubblica; Decreta: Art. 1 1. Nella tabella dei medicinali, sezione B, del decreto del Presidente della Repubblica 9 ottobre 1990, n. 309, e successive modificazioni, e’ inserita, secondo l’ordine alfabetico, la seguente categoria di sostanze: composizioni per somministrazione ad Uso Orale di Cannabidiolo ottenuto da Estratti di Cannabis.

Il presente decreto entra in vigore il quindicesimo giorno successivo a quello della sua pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana. Roma, 1° ottobre 2020

Analizziamo il Testo insieme

Nella prima parte del decreto si definiscono le cause per cui il decreto ha preso atto.

Si conferma che le parti della cannabis e accessorie sono già inserite nella tabella dei medicinali.

si conferma che un’autorizzazione per un farmaco a base di cannabis e già in fase di autorizzazione presso l’Aifa che regolamenta la distribuzione o cessione di medicinali sul suolo italiano.

si conferma che il CBD o Cannabidiolo e una sostanza usata per curare diverse patologie quali Epilessia sindrome di Dravet ecc con autorizzazione presso EMA (agenzia farmaco europea)

e nel finale si inseriscono le (composizioni per somministrazione ad uso orale di Cannabidiolo ottenuto da estratti di Cannabis) nella tabella dei medicinali.

questo significa che il cbd non e diventato stupefacente e solo stato assoggettato alla tabella dei medicinali che devono essere richiesti con ricetta NRR (cioe non ripetibile in Italia.

ma questo vuol dire che solo ed esclusivamente i prodotti ad uso orale estratti dal Cannabidiolo non potranno più essere venduti a gli italiani.

il che significa semplicemente che tutti gli oli le pastiglie ecc non saranno piu vendibili se non con prescrizione medica e una regolamentazione e autorizzazione da parte di Aifa in Italia .

conclusioni

A questo punto bisogna confermare che il CBD non e stato inserito in tabella ma semplicemente sono stati inseriti in tabella dei medicinali gli estratti ad uso orale

In ogni caso questo comporterà un problema per molte aziende che oggi producevano olio CBD e capsule sul suolo italiano.

In questo modo la vendita di questo prodotto sarà affidata solamente alle farmacie e gli unici che potranno permettersi di regolamentare un farmaco presso l’Aifa saranno le case farmaceutiche.

Tutti i consumatori dovranno richiedere una ricetta non ripetibile al proprio medico per consumare questo prodotto.

La coltivazione e quindi produzione di questo prodotto sarà quindi delegata a chiunque segua un iter che viene chiarito secondo le prescrizioni del 309.

Esempio in Italia e possibile coltivare diverse tipologie di piante ritenute stupefacenti per la produzione di medicinali che poi devo essere chiaramente regolamentati presso Aifa.

Tutto questo deve seguire varie richieste presso il ministero della sanita e ci sono diverse procedure e documenti che impossibilitano le aziende del settore a procedere in questo senso.

Il tutto chiaramente puo portare a una sola conclusione le aziende che adesso operavano secondo la 242 non potranno più operare correttamente.

I negozi che vendo questo prodotto saranno costretti a non venderlo o venderlo per uso topico o chiaramente non orale in etichetta,

Il che porterà ad avere sul mercato prodotti di qualità inferiore e probabilmente non controllati.

I produttori non potranno più produrre olio ed altri estratti per uso orale e le grosse quantità di prodotto da cui si ricava saranno destinate ad altri usi saturando un mercato già saturo di prodotti.

Le stesse aziende si troveranno probabilmente impossibilitate a seguire tutte le procedure del ministero della sanita e della 309 dovendo probabilmente chiudere o spostare le proprie attività in altri paesi.

E tutto questo per aver inserito una molecola che non risulta stupefacente dentro una tabella dei medicinali.

Ora l’unica alternativa rimane contestare il decreto con un procedura presso i vari tar i modo da bloccare il decreto e le sue conseguenze.

in ogni caso questo decreto e in netto contrasto con le modalità e la gestione del CBD in Europà che molto chiaramente e in diversi casi ha dovuto contestare leggi nazionali.

in Europa infatti non esistono stati in cui il CBD essendo una sostanza non stupefacente venga trattata alla pari di un sostanza stupefacente assoggettandola ad una legge come la 309 che contiene appunto tutti i materiali stupefacenti e non quelli non stupefacenti o di cui avviene un abuso.

il che porterà sicuramente a un contezioso e a un decadimento del decreto stesso se verrà portato nelle sedi competenti.

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Bobmarij

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Bobmarij. Attivista Pro Legalizzazione dal 2014 , Distribuisce Informazioni e Cannabis in Tutto il Globo.

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