Vaporizzatori – cosa sono?
I vaporizzatori sono dotati di una caldaia che porta la Cannabis ad una temperatura tra i 170° e i 200°.
Tutti i tipi di vaporizzatore portano la Cannabis al suo punto d’ebollizione, facendo evaporare i principi attivi e i cannabinoidi senza bruciare le foglie evitando l’evaporazione dei prodotti tossici e la dispersione delle sostanze attive.
I vantaggi sono molteplici, dalla salute al risparmio. Elenchiamo sotto alcuni dei vantaggi apportati dalla vaporizzazione:
- Non è dannoso a differenza del fumo rilasciato dalla cartina della canna;
- Elimina il 95% delle sostanze cancerogene irritanti e mortali;
- La quantità di materia vegetale consumata è notevolmente ridotta rispetto ai metodi (canna ecc..);
- Non lascia cattivi odori e non rimane il fumo nei denti, nei vestiti e nei capelli;
- Migliora il sapore;
- L’effetto è maggiore perché le sostanze attive rilasciate sono maggiori rispetto alla combustione.
La storia della vaporizzazione risale agli antichi egizi che scaldavano le piante utilizzandole come “caldaia”.
Fu Eagle Bill, Olandese appassionato di Cannabis, che sentendo nel 1993 parlare di vaporizzazione decise di creare la bozza del primo vaporizzatore. Oggi quel vaporizzatore, De Verdamper, è considerato uno dei migliori in commercio.
Nel 2008 viene invece creato il primo vaporizzatore portatile grande non più di uno smartphone, il Lolite.
Ma vediamo una panoramica delle tipologie e delle principali differenze dei vaporizzatori migliori in commercio e scopriamo il loro uso corretto.
Vaporizzatori a convezione e a conduzione
Cosa accade all’interno dei vaporizzatori e come viene prodotto il vapore?
La Cannabis all’interno viene portata ad ebollizione senza bruciare. Il prodotto che ne deriva (vapore) è primo di sostanze dannose, come il catrame presente nel fumo.
Dunque per portare ad ebollizione la Cannabis esistono due modi: per conduzione o per convezione.
Ecco le principali differenze.
CONDUZIONE
Nei vaporizzatori a conduzione la Cannabis è a contatto con l’elemento scaldante.
Questo tipo di vaporizzatori sono più economici e più veloci da utilizzare.
Però il contatto ravvicinato con la fonte di calore può danneggiare la Cannabis bruciandola visto che il calore non può essere controllato in modo uniforme.
Modelli esempio di vaporizzatori a conduzione: IOLITE, PUFFIT, DaVinci, WISPR, Magic Flight Launch Box.
CONVEZIONE
Per quanto riguarda i differenti vaporizzatori a convezione la Cannabis è scaldata da un sistema ad aria in modo indiretto.
La cannabis è separata dalla fonte di calore da una retina all’interno del vaporizzatore, una volta in funzione scalderà la Cannabis in modo uniforme e senza rischio di combustione.
Questo tipo di vaporizzatore offre una fumata migliore ed è consigliato per i principianti.
Grazie alla lontananza della Cannabis rispetto alla onte di calore il rischio di combustione è nullo e il controllo della temperatura è maggiore.
Modelli esempio di vaporizzatori a convezione: Herbalaire, Arizer Solo, Volcano, Arizer V-Tower, Plenty, DaVinci Ascent.
Grazie ai lettori e coltivatori che ci seguono, se avete idee, domande o consigli da farci scriveteci sulla nostra pagina Facebook ! !
Se vi è piaciuto l’articolo, andate a lasciarci un Like sulla nostra pagina Facebook ! ! !
! ! ! S T A Y H I G H ! ! !
Non ci riteniamo responsabili dell’uso che farete di queste informazioni le nostre guide/articoli hanno puro scopo informativo, in alcuni paesi compresa Italia l’uso e la coltivazione di cannabis è illegale e punito dalla legge in via penale e amministrativa leggetevi anche la https://houseofcannabis.it/disclaimer/
Anche se per nostra pura convinzione un’uso ricreativo occasionale o medico e non a fini di spaccio è del tutto lecito e per legalizzare eccovi il link http://freeweed.it/