la lunga battaglia tra governo italiano e settore della cannabis light non è ancora finita.
lo scorso anno il ministro della sanità Schillaci in carica, aveva inserito con un decreto l’olio di CBD tra le sostanze stupefacenti.
vari imprenditori e associazioni tra le quali ICI CSI ed altre si erano opposte rivolgendosi al tar.
il Tar aveva sospeso il decreto per mancanza di prove della sua pericolosità o attinenza con le sostanze stupefacenti.
oggi è stato nuovamente sospeso e rimandato fino a prossima udienza per il 16 novembre.
questa sospensione è molto importante per tutto il settore ma lo sarà ancora di più la decisione finale.
la legge italiana infatti prevede oltre la sospensione un aggiornamento delle leggi.
Quando verrà presa una decisione in merito il governo dovrà regolarizzare l’intero settore del olio CBD.
Imprenditori e associazioni in festa ma per poco
si festeggia tra agricoltori e associazioni di settore , questa norma li avrebbe penalizzati e avrebbe reso un settore gia difficile ancora piu complicato.
anche se la felicita dura poco , un decreto ha firma lega sta per essere inserito nel DDL sicurezza.
il DDL sicurezza fra le tante cose inutili prevede il totale inserimento di tutti i prodotti CBD nella tabella delle sostanze stupefacenti.
assoggettando buona parte del comparto produttivo dei canapicoltori alla legge 309.
il ministro del agricoltura Lollobrigida difende la sua posizione dicendo che la legge prevede l’applicazione solo ed esclusivamente alla produzione di fiore e parti di fiore o foglie.
questo però riguarda l’80 % del mercato odierno.
buona parte dei coltivatori infatti e sostentata da questo prodotto che rimane il prodotto di maggior richiesta per la canapa.
inoltre con le infiorescenze è possibile fare l’olio e altri preparati ricchi di CBD alimentari e non.
rimarrebbe utilizzabile solamente lo stelo della pianta il quale sarebbe difficile da raccogliere senza raccogliere fiore o principi attivi.
DDL sicurezza perché non è applicabile
come in passato per i vari decreti immessi dai vari governi e ministri ci sarebbe sempre il ricorso al tar.
tra le altre cose quello che prevede il DDL sicurezza bloccherebbe importazione vendita e lavorazione del fiore.
il problema che questa norma va in contrasto netto con le leggi europee e con le leggi nazionali.
i un caso analogo il governo francese aveva gia provato ad inserire CBD e derivati fra le sostanze stupefacenti, il problema è che la legge Europea prevede la libera circolazione di questo prodotto fra stati.
inoltre come è possibile inserire un prodotto non stupefacente fra le sostanze stupefacenti senza alcuni tipo di prova o studio che lo dimostrino.
Cosa aspettarsi adesso
Le ferie sono finite e il parlamento Italiano intanto ha gia votato il DDL sicurezza approvando varie modifiche al codice penale e civile.
attualmente rimane solamente la votazione del senato per rendere questa norma effettiva.
allo scadere dei 30 giorni da parte dell’approvazione tutto il settore sarà bloccato e ha rischio di multe denunce ecc.
sicuramente le associazioni e gli imprenditori impugneranno anche questo decreto, molte associazioni non sono d’accordo con quanto inserito nel decreto sicurezza.
per questo motivo verrà bloccato con ulteriori ricorsi che verranno impugnati da tutti gli interessati.
quello che ci par di vedere e un governo che non tiene in minima considerazione gli aspetti economici legali e di giustizia per perseguire un fine ideologico senza alcun senso.