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Come Coltivare Cannabis Biologica Outdoor

Ciao in questo articolo vedremo come coltivare cannabis biologica.

La coltivazione biologica tra tutte le culture si differenzia per essere la più sana e la più ecologica e su questo siamo tutti d’accordo, ma è possibile avere dei buoni risultati anche con la cannabis?

la risposta è si la coltivazione biologica può soddisfare la pianta completamente.

Inoltre esistono vari metodi per non utilizzare pesticidi chimici e per assicurarsi che il prodotto finale sia Biologico.

Preparazione Del Terreno per la cannabis biologica

La terra é il principio di tutto nelle foto potete vedere come il terreno sia stato voltato e macinato con un macchinario semi manuale.

Per noi attualmente l’unica coltivazione biologica é quella nel terreno, per questo é fondamentale avere un terreno lavorato il più possibile.

Il terreno in vaso può essere torba possibilmente bio senza perlite e possibile aggiungere del lapillo vulcanico per dare un pò di porosità.

Mentre se si coltiva in campo aperto è importante che il terreno abbia le giuste caratteristiche quindi un PH neutro tendente all’acido e che non sia un terreno ristagnate in cui l’acqua non defluisce.

Queste sono le due caratteristiche che il terreno deve assolutamente avere i terreni sabbiosi non sono molto ideali perché non trattengono nutrimenti pero almeno defluiscono l’acqua.

mentre un terreno argilloso di base non defluisce l’acqua pero trattiene molti nutrienti, ma è necessario mescolarlo con torbe sabbia e altri terreni meno ristagnanti.

In vaso e in campo è possibile mescolare il terreno miscelato con compost di vermi, se ne trovano parecchi anche nei Grow shop.

Questo composto é un attivatore naturale del terreno e riempirà il suolo di coltivazione di tutti quei batteri che hanno a che fare con le radici della pianta.

é possibile usare altri prodotti per aumentare la flora del suolo come Micorize e Tricoderma solitamente già presenti in un solo attivo da anni.

Concimazione biologica Iniziale

La concimazione iniziale e necessaria solo dove il terreno utilizzato in partenza risulta molto scarico.

Un terreno scarico potrebbe essere un terreno sabbioso o un terreno di partenza molto usurato , la torba é un terreno molto ricco di nutrienti per questo non ha bisogno di essere concimata ma solo attivata.

il fertilizzante o meglio ammendante di preferenza é sicuramente qualcosa di provenienza animale oppure organica in questo terreno abbiamo usato solo calce dolomitica e Tricoderma per migliorare i composti batterici del terreno

ma dipende dal terreno per avere ottimi risultati si usa il guano di pipistrello e la cenere di palma oppure il the di compost.

per questo solitamente si procede mescolando un pò di terra e ammendante scelto posizionandolo infondo al vaso oppure infondo alla buca .

se si posiziona il fertilizzante sul terreno esempio quello in polvere e meglio dare una bella mescolata al terreno con il macchinario.

é importante quando si fa questo procedimento rispettare una certa altezza di solito si scava almeno 30 cm e si copre con terra ed ammendante.

In questo modo quando le radici arriveranno nella fase di fioritura a toccare il fondo potranno prelevare i nutrimenti.

Sopra questo strato di nutrienti possiamo aggiungere torba e compost di lombrico carico di azoto e ricco di flora batterica.

Trapianto o Semina

Abbiamo due modi per far partire una coltivazione all’esterno la prima e piantare i semi direttamente nel terreno di coltivazione.

Metodo che io sconsiglio assolutamente in quanto alcuni semi potrebbero morire prima di schiudersi oppure anche dopo per via di insetti o rapaci.

il secondo é quello che preferisco perché più sicuro, in pratica si fa schiudere il seme in un vasetto o Giffi di Torba e poi dopo due settimane si travasa in vaso.

dopo due tre settimane in vaso quando é radicato per bene si travasa nel terreno.

é importante avere nella fase di schiusa dei semi un ambiente protetto, una serra abbastanza ampia dove poter riporre molti vasetti di piccole dimensioni.

Uno spazio di un metro per un metro può andar bene per un centinaio di piantine di piccole dimensioni.

Dopo aver effettuato la semina nel vasino si puo far germinare e crescere questa piantina per qualche settimane in questa piccola serretta, in questo modo sarà più forte al momento del trapianto.

Fase vegetativa della cannabis biologica

Nella fase vegetativa la pianta ha bisogno di molto azoto per aumentare la disponibilità di foglie preparando il terreno nel modo descritto prima é sarà sufficiente annaffiare.

l’acqua che utilizziamo deve essere decantata, se si utilizza quella di rubinetto questo perché altrimenti il cloro uccide i batteri benefici.

Basta lasciarla almeno 24 ore in un recipiente al sole

nella fase vegetativa della cannabis biologica di cui le ore diurne sono solitamente in salita dalle 13 alle 15 ore se si coltiva out , è necessario toppare la pianta per dargli modo di allargarsi.

in questo modo la pianta si sviluppa a cespuglio e avrà una resa maggiore a fine raccolto

il Topping apicale e le potature ripetute sempre sugli apicali vanno fatte una volta a settimana partendo dalla 3 settimana di vegetativa,

Appena il ciclo di luce viene cambiato oppure la stagione arriva al solstizio d’estate non si eseguono più potature apicali.

Controllo Dei Parassiti e Habitat biologico

Esistono un infinita di parassiti che possono colpire la canapa o cannabis biologica, ma quelli che provocano più danni sono le cimici e il ragno rosso o i lombrichi

per scongiurare l’attecchimento di qualsiasi parassita é importante avere un habitat circostante il più possibile variegato con siepi e altre piante da frutto.

Un ecostistema di dimensioni non esagerato non ha bisogno di nessun tipo di antiparassitario e lo stesso ecosistema a mantenere l’equilibrio fra i vari parassiti.

se pero si Coltiva di fianco a campi industriali tipo il mais o il grano potrebbe essere possibile riscontrare notevoli problemi.

il primo problema é che questi vengono irrorati di sostanze antiparassitarie per questo non hanno un ecosistema naturale.

il secondo é che molti insetti superiori come cimici e bruchi attirati dal mais invece di proliferare sul mais coperto da antiparassitario lo faranno sulla canapa.

per questo é necessario non essere in vicinanza di coltivazione con ecosistema alterato ad uso industriale.

Se pero avete i problemi descritti sopra l’unico modo e creare un habiat equilibrato e quindi inserire nelle vicinanze delle piante che attirano i predatori naturali.

le piante sono alberi da frutto siepi e magari un bel orto con fagioli nani pomodori zucchine e insalata.

alcuni tipi di fico attirano le vespe ottime predatrici naturali, é consigliato il fagiolo nano perché è una pianta che si infesta quasi sempre di afidi che attira le coccinelle ottime predatrici naturali.

un altro modo per debellare un insetto che crea danni può essere quello di inserire un suo predatore ogni insetto ha il suo predatore…

Alla fine dei conti se l’ecosistema é variabile non é necessario nemmeno usare l’olio di Neem che pero é possibile dare subito dopo aver trapiantato la pianta e solitamente ripetuto almeno due volte nella fase di vegetativa.

Controllo Degli infestanti

Per infestanti si intendono erba e altre piante che solitamente circondano la coltivazione si potrebbe pensare che non sono un problema, in realtà nel giro di mesi potrebbero togliere spazio alla nostra pianticella.

per controllare l’erba si mette un telo da camminata e si praticano dei fori solo dove andranno riposte le piante in questo modo tutto il resto rimane sotto e morirà per mancanza di luce.

mentre le piante circostanti andranno tagliate dalle radici quindi estirpate completamente a mano o con apparecchi appositi.

in questo modo si evita di utilizzare erbicidi dannosi per la salute e si ottiene una vera cannabis biologica.

le piante che circondano la coltivazione non sono malevole la cosa importante e che ci sia una certa distanza , almeno un metro per evitare infestazioni non comuni della cannabis.

se non si vuole usare la plastica sul terreno esistono i teli anche in canapa oppure potete non mettere nulla.

ma sarete costretti a tagliare l’erba o toglierla con metodi manuali o con piccoli tosa erba, questo puo essere possibile per piccole coltivazioni.

Fase di Fioritura della cannabis biologica

La fase di fioritura inizia quando si vedono i primi pistilli bianchi uscire da bocciolo del internodo ramo foglia.

in questa fase la pianta richiede più elementi come il fosforo e il potassio mentre l’azoto andrebbe calato.

Se il terreno e stato preparato con un fondo di guano e cenere di palma allora non sarà necessario dare altro.

la pianta dovrebbe prendere i nutrimenti necessari e procedere in fioritura egregiamente.

nella fase di fioritura potrebbe essere necessario aggiungere microelementi mancanti come il calcio il magnesio e il ferro.

esistono alcuni metodi naturali per farlo come i fondi del caffe l’acqua della pasta o ammendanti appositi per la coltivazione biologica.

dalla 5 settimana di fioritura é consigliabile non dare nulla per lasciare tre settimane di scaricamento del terreno.

non appena la pianta sarà ha uno stadio di maturazione ideale potremo raccogliere tutto quindi tutto quello che serve a questo punto é solo tanta pazienza.

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samuel alamia

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Samuel Alamia Fondatore di Houseofcannabis. Attivista Pro Legalizzazione dal 2014 , Distribuisce Informazioni e Cannabis in Tutto il Globo.

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