All’indomani dalla decisione del ministro del interno Salvini di intensificare il contrasto hai canapa shop, riflettiamo sulla liceità di queste attività.
La coltivazione di canapa agricola e regolamentata dalla legge 242 del 2016, punti chiave della legge, la coltivazione con sementi certificate e un tetto massimo di thc di 0,6.
Da qui l’apertura di molte aziende come la nostra in cui e possibile operare in tal senso coltivando utilizzando sementi certificate.
Da quell’anno quindi si e iniziato a produrre e vendere tutti i prodotti a base di canapa, ce ne sono molti oltre le infiorescenze ; olio, pasta , farine e tanto altro.
Nel 2018 il mercato ha preso piede e tante nuove aperture di negozi sono state all’ordine del giorno arrivando alle migliaia in tutta Italia.
Queste attività come è logico pensare si sono ritenute in un contesto legale a proporre prodotti a base di canapa .
Questo perché potendo essere coltivata sembra logico che possa anche essere venduta oppure no?
Andiamo a vedere in dettaglio cosa dice l’ultima emanazione della gazzetta ufficale
1. La presente legge reca norme per il sostegno e la promozione della coltivazione e della filiera della canapa (Cannabis sativa L.), quale coltura in grado di contribuire alla riduzione dell'impatto ambientale in agricoltura, alla riduzione del consumo dei suoli e della desertificazione e alla perdita di biodiversita', nonche' come coltura da impiegare quale possibile sostituto di colture eccedentarie e come coltura da rotazione.
Da qui la liceità alla coltivazione in campo aperto come cultura alternativa per le ragioni indicate nei seguenti paragrafi.
2. La presente legge si applica alle coltivazioni di canapa delle varieta' ammesse iscritte nel Catalogo comune delle varieta' delle specie di piante agricole, ai sensi dell'articolo 17 della direttiva 2002/53/CE del Consiglio, del 13 giugno 2002, le quali non rientrano nell'ambito di applicazione del testo unico delle leggi in materia di disciplina degli stupefacenti e sostanze psicotrope, prevenzione, cura e riabilitazione dei relativi stati di tossicodipendenza, di cui al decreto del Presidente della Repubblica 9 ottobre 1990, n. 309.
in questo paragrafo si esclude totalmente la canapa dalla nozione di sostanze stupefacenti in questo modo si dichiara esplicitamente che il prodotto non e una droga!
3. Il sostegno e la promozione riguardano la coltura della canapa finalizzata: a) alla coltivazione e alla trasformazione; b) all'incentivazione dell'impiego e del consumo finale di semilavorati di canapa provenienti da filiere prioritariamente locali; c) allo sviluppo di filiere territoriali integrate che valorizzino i risultati della ricerca e perseguano l'integrazione locale e la reale sostenibilita' economica e ambientale; d) alla produzione di alimenti, cosmetici, materie prime biodegradabili e semilavorati innovativi per le industrie di diversi settori; e) alla realizzazione di opere di bioingegneria, bonifica dei terreni, attivita' didattiche e di ricerca
Vediamo in dettaglio questo paragrafo molto interessante!
al paragrafo 3. punto a) si dichiara esplicitamente il sostegno riguardo la promozione alla coltivazione e alla trasformazione dei derivati.
in questo senso la legge e chiara possiamo promuovere e trasformare i derivati quindi e possibile produrre tutto quello che vogliamo da questa pianta.
Punto B) possono essere incentivati l’impiego e il consumo finale di semi lavorati tra cui fanno parte anche le infiorescenze oli pasta farine ecc.
Punto C) sviluppo di filiere territoriali questo vuol dire che e possibile creare un gruppo di persone oppure aziende che possano operare in questo senso integrandosi nel tessuto sociale.
punto D) promozione di materie prime innovative per il campi della bioingegneria cosmesi alimenti e semilavorati andando
Questi sono gli ultimi aggiornamenti rilasciati dalla gazzetta ufficiale del ministero del interno.
i parole povere si puo coltivare grazie alla 242 e in questo annuncio uffuìciale è stata dichiarata la laicità a la vendita di tutto quello che concerne questa pianta.
Quindi la risposta e si al indomani della chiusura di due negozi growshop rispondiamo in questo modo.
I negozi citati non rispettavano la norma perchè avevano un prodotto che superava il limite arrivando a 0,8 che non e altissimo ma cmq fuori norma e quindi logico pensare che abbiano commesso un illecito.
Sarà competenza della magistratura accertarsi della natura del’illecito, Per questo sono stati chiusi in via precauzionale.
Tutti gli altri se rispettano le norme sono autorizzati alla vendita di prodotti a base cannabis sativa L o canapa con un tetto massimo di thc dello 0,6%
Per questo non devono assolutamente preoccuparsi in quanto la legge e dalla nostra parte e se vengono rispettate le norme.
Chiudo questo chiarimento delineando una cosa che e stata ripetuta tante volte nella legge e sarà un punto fermo per il quale ci batteremo anche in sedi opportune in via aggregata con altre aziende contro chi non ha capito come salvini ancora una cosa
Questa legge e stata fatta per promuovere e incentivare la filiera della canapa e non e assolutamente scritto da nessuna parte che debbano essere incentivate repressioni di ogni genere.
Questo modo di agire di una parte del governo va in contrasto persino con la legge e quindi logico pensare che potrebbe arrivare un giorno in cui chi a sbagliato pagherà .
in ogni caso il 31 maggio si riunirà la cassazione in sezioni unite dichiarando finalmente cosa va fatto e cosa no in questo modo non ci sarannò più scuse per attaccare un mercato lecito che sta dando tanti posti di lavoro.
in questo link potete leggere gli articoli ufficiali del gazzettino dello stato!